Un senso di inadeguatezza..
Un senso di inadeguatezza è l’editoriale di Franco Bonaviri su Teatro Naturale di oggi 17 dicembre.
Scrive:
E’ Natale bisogna essere tutti più buoni, è vero. Occorre lasciarsi trasportare dal lieto evento per rinascere dentro, puliti e spogli da scorie, da rabbie e insoddisfazioni…. A Natale lo sforzo va fatto…
Eppure non si può sospendere totalmente la nostra capacità di VIGILARE e PRESTARE ATTENZIONE a ciò che accade intorno a noi. La nostra mente non è più in grado di fare una pausa, e PENSA, si agita in continuazione…..
…Pensa soprattutto, ai tanti elementi di grottesco che caratterizzano il comparto agroalimentare….
.. E’ accaduto che di certo i soldi spesi sono tanti anzi tantissimi, ma non si sa bene con quali risultati.
Ed allora che dire, visto che il Natale ci rende tutti più buoni almeno per convenzione?
Diciamo che sopraggiunge in noi un senso di tristezza per tutto ciò che accade.
Diciamo che il Natale può costringerci ad essere più buoni, è vero, ma la nostra mente resta sempre vigile. E ciò che accade nessuno può cancellarlo.
C’è un senso di inadeguatezza…
Siamo appena rientrati, io e Pia , dalla serata di premiazione dei vincitori del premio "Goccia d’Oro".
La solita carrellata di politici che scaldano i motori per la prossima campagna elettorale, pronti a mettersi in vetrina ed ergersi a paladini difensori a spada tratta degli agricoltori, del territorio, dei prodotti d’eccellenza e bla, bla e bla..
Dopo l’episodi di due giorni fa mi ero preparato un piccolo intervento nel caso in cui si fosse aperto un dibattito costruttivo e fossero stati interpellati i produttori.
Ma, come mi aspettavo, si è assistito al festival dell’ipocrisia e non poteva non pervadermi il senso di inadeguatezza.
Inadeguatezza generale che lascia senza parole.
Ai produttori che numerosi hanno partecipato al premio, va dato il merito di essersi messi in gioco, di essersi confrontati. Chi lo ha fatto con questo spirito come me, non può che trarre benefici da questa partecipazione.
L’inadeguatezza si percepisce invece,
- quando si pensa a chi si appunta al petto il gruppo di ragazzi del Panel di Larino, ma non fa nulla per ricompensare anche con un grazie (durante la premiazione, ad eccezione del Capo Panel, nessun ha ringraziato gli assaggiatori) il VOLONTARIATO degli assaggiatori che spendendo il proprio tempo ed il proprio denaro per spostarsi anche di 100 km, hanno di fatto sostenuto e voluto questo premio.
- quando si pensa a chi deve spendere soldi pubblici per la promozione e la valorizzazione del nostro olio e del nostro territorio, ma che lo fa in modo superficiale, improvvisando e creando situazioni al limite del grottesco. Ripeto una cosa già detta in precedenza questa volta con una maggiore dovizia di particolari:
al recente Salone dell’Olio Extravergine di Milano, nel bellissimo e centralissimo stand del Molise anzichè olio molisano, potevate trovare buonissimi tarallucci con il finocchio. Questo perchè un imprenditore molisano, che pur avendo speso 1000 euro di tasca propria per 4 metri quadri di stand, ha pensato bene di sfruttare tanto spazio inutilizzato dai produttori d’olio molisani.
Produttori dov’eravate? Perchè avete disertato? Siete stati invitati?
C’è un senso di inadeguatezza sì, ma per molti di noi presenti questa sera c’era un denominatore comune che se stimolato nel modo giusto può segnare la svolta:
la passione
per l’olio, per il territorio, per l’ambiente, per il nostro lavoro
Dobbiamo sfruttare questa passione.
Ed allora un appello per i produttori e gli assaggiatori molisani ma anche di altre regioni:
sfruttiamo questa nostra risorsa, uniamoci in un sodalizio LIBERO, GIOVANE E VITALE che scardini questa INADEGUATEZZA.
Dice Bonaviri:
Esistono corpi senz’anima in una società che conosce una lenta ed inesorabile decadenza morale e civile.
E Natale sia, ma con poche speranze di rinascita interiore e sociale. Non illudiamoci. Dobbiamo prenderne atto.
Bonaviri,
ne prendiamo atto ma vogliamo dimostrarle invece che:
OCCORRE LASCIARSI TRASPORTARE
oltre che dal Santo Natale, DALLA PASSIONE,
PER RINASCERE DENTRO, PULITI E SPOGLI DA SCORIE, DA RABBIE E
INSODDISFAZIONI.
In questi giorni si festeggiano gli 11 anni dalla costituzione dell’associazione Città dell’Olio.
"Pur nonostante il duro lavoro svolto dall’associazione, c’è ancora molto da lavorare se su 29 oli partecipanti, 17 sono stati scartati (tra i quali anche il nostro).
Questi oli non possono rappresentare il biglietto da visita del Molise quando usciamo fuori dalla regione per le nostre manifestazioni"
Questo ha affermato questa sera il coordinatore regionale delle Città dell’Olio, il nostro Pangia.
L’INADEGUATEZZA CI INFESTA. MUOVIAMOCI!
Parco dei Buoi
09/03/2006 @ 10:46
Sette e mezzo… legittimo! Dopo la fiera Food and Life di Monaco abbiamo inviato alla rivista tedesca Der Feinschemecker un campione del nostro Tratturello (sempre lo stesso…). Questa rivista molto autorevole in Germania an…
Parco dei Buoi
30/03/2006 @ 09:04
Da partiamo per Spoleto per le fasi finali del concorso ErcoleOlivario riservato agli oli extravergini di qualità delle regioni Italiane. Noi ci saremo per il quarto anno consecutivo, finalisti per la regione Molise grazie al superamen…
Parco dei Buoi
28/05/2006 @ 23:58
La nostra amica Beatrice, che ha inviato una bottiglia del nostro extravergine a Los Angeles al concorso "LA County Fair", oggi ci ha comunicato una notizia incredibbbile per il nostro olio (sempre lo stesso..) extravergine: Franc&…