Tasting Panel dei vini di Poggio Argentiera
Tornati dal FoodCamp3, oltre ai danni della tromba d’aria abbiamo trovato anche il cartone di vini di Poggio Argentiera.
Li aspettavamo perchè anche noi abbiamo aderito all’iniziativa lanciata da Giampaolo Paglia.
In questi giorni quindi, ci stiamo deliziando con gli assaggi (ndr..menomale che piove…)
Non siamo sommelier ne tanto meno esperti ma quanto a naso…siamo abbastanza allenati…..anche se corriamo il rischio di cercare rancido, riscaldo o peggio ancora, avvinato anche ….nel vino di Giampaolo. 😉
Abbiamo iniziato mercoledì con Finisterre 2006.
L’abbiamo aperto un’oretta prima di degustarlo. Pochino.
Infatti, abbiamo apprezzato una piacevolezza e rotondità molto più spiccate il giorno dopo.
Al naso evidente il “cioccolato” (davvero fantastico) mentre al gusto sorprendente è la liquirizia.
Legno giusto. Col pecorino eccezionale!
Totale: fantastico!!!!
Maremmante 2007
Acerbo, fresco, ma equilibrato.
Totale: buono
Con la scusa di assaggiare gli altri, oggi a pranzo abbiamo invitato Lorenzo.
Pia ci ha preparato:
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Orecchiette con cime di rapa (congelate dall’orto invernale scorso)
Vino: Alture 2007
Patate al forno con generose fette di tartufo nero cavato a pochi km da casa da Lorenzo
Vino: Capatosta 2006
Pecorino 48 mesi (nostro) con gocce di balsamico tradizionale di Reggio Emilia di Andrea.
Melone bianco rognoso anche qui con gocce di balsamico.
Qui ci stava benissimo di nuovo l’Alture
E’ stata un’ottima occasione per trascorrere piacevolmente qualche ora insieme e improvvisare la prima trasmissione sperimentale del….. Canale PAR, la Parte Agricola della Rete…... Insomma ci siamo divertiti un pò :-))
Ecco i nostri giudizi sul vino (assolutamente seri):
Alture 2007:
profumatissimo con sensazioni dolci all’inizio che però non si confermano al gusto, sorprendendo…. ecco perchè forse ci è piaciuto molto con le orecchiette ma anche con la frutta
Totale: eccellente!
Capatosta 2006:
si è dibattuto (io e Pia) sul passaggio in legno: io ho avuto l’impressione che nel Finisterre fosse più complesso il “legno” mentre Pia ha trovato il Capatosta più “tosto”. Chi ha ragione?
Lo abbiamo trovato nel complesso, grintoso ma equilibrato con sentori di amarena. Anche questo come il Finisterre ottimo con il pecorino.
Totale: Più che buono
Abbiamo ancora due bottiglie da aprire… quindi non mancate alla prossima puntata!
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21/09/2008 @ 08:46
Grazie mille Francesco, riportero’ i tuoi commenti sul mio blog cosi’ che anche chi capita dalle mie parti li possa vedere. Che altre bottiglie hai? Immagino che vedremo piu avanti.
21/09/2008 @ 11:05
Restano Guazza e Morellino di Scansano..
Ci stiamo organizzando!;-)