Gli altari di San Giuseppe
Oggi, 19 marzo è San Giuseppe
Qui al sud si festeggia il protettore della famiglia e nella cultura contadina si onora il buon Santo della Provvidenza a cui si chiede di scongiurare la cattiva stagione ed allontanare la carestia permettendo buoni raccolti.
Per questo molte famiglie molisane preparano nelle proprie case, altari in suo onore affinché interceda presso la Sacra Famiglia, per ottenere le grazie richieste.
Sacra Famiglia interpretata da un papà da una mamma e da un bambino che donano le tredici pietanze preparate a tutti i visitatori che arrivano per una preghiera.
Queste le tredici pietanze:
fave, ceci e fagioli vengono cotti per primi, poi baccalà, funghi, i primi asparagi selvatici,pesce, riso, lumache, cime di rape, fellata di arance e maccheroni con la mollica.
Il tutto in una atmosfera lieta ed umile come la figura di San Giuseppe descritta così da Don Giussani.
San Giuseppe è la più bella figura d’uomo concepibile e che il Cristianesimo ha realizzato. San Giuseppe era un uomo come tutti gli altri, aveva il peccato originale come me. Pensate che razza di distanza profonda viveva nella vicinanza assoluta che aveva con Maria: è quando si dice che la vocazione alla verginità è un possesso con un distacco dentro, con un dolore dentro, dove tutta la forza del rapporto amoroso è tutta concentrata e resa visibile nel dolore che c’è dentro, dove ciò che veramente è l’amore si sente, incomincia già: è come un’alba. (…) San Giuseppe ha vissuto come tutti: non c’è una parola sua, non c’è niente, niente: più povera di così una figura non può essere. Perciò dite sempre un Gloria a San Giuseppe (…).(Don Giussani, L’attrattiva Gesù, BUR, Milano 1999, pp. 95/6)
19/03/2006 @ 23:17
Ciao Francesco,
mi colpisce quanto hai scritto, in particolare il pezzo di Don Giussani che mi era gia’ capitato in passato di leggere.
Auguri a tutti i papa’.
Ciao
Dario
20/03/2006 @ 11:57
Ciao Dario,
ho letto ieri mattina per la prima volta questa descrizione della figura di San Giuseppe fatta Don Giussani.
E’ stata forse, la chiave per poter cogliere nel profondo il senso della tradizione degli altari, la prima di una serie di feste che risvegliano gli animi degli “abitanti del villaggio” dal letargo invernale.
Grazie!
20/03/2006 @ 21:07
Ciao
Qui a Milano l’acqua fa abbastanza schifo sia prima che dopo i temporali, sa sempre di cloro e il calcare abbonda.
Per questa regione io l’acqua me la certifico da solo, ho preso un bel depuratore a osmosi inversa e da allora la minerale la faccio in casa, niente più bottiglie di plastica da buttare e niente più depositi di calcare nelle pentole.
Ciao
Gil
20/03/2006 @ 21:08
Diementicavo, cambia la foto perfavore 😉
21/03/2006 @ 09:08
Ciao Gilbertino,
quanto costa il depuratore casalingo?
Penso che i 500 euro sborsati per l’analisi dell’acqua potabile fornita dal comune sarebbero stati sufficienti per acquistarlo, che dici?
p.s. la cambierò la foto prima o poi…ma dovrai sopportare la faccia da stronzio ancora per un pò 😉