Troppi spinaci?
Appena tornati da Malpensa per l’incontro in fiera con gli altri Sovversivi del Gusto, oggi in una giornata gelida, abbiamo inviato la consueta cassettina di verdure dal nostro orto.
Al nostro stand è venuto a trovarci Marco, un SDG ed abbonato all’orto.
Ci raccontava che qualche volta rischia di non riuscire a consumare tutte le verdure che arrivano ed allora, se non ci avete già pensato, ecco come fare per ripresentare a tavola i sapori invernali dell’orto anche quando l’inverno sarà ormai alle spalle.
Lessate in abbondante acqua: cime di rapa, bietole, spinaci…rapestre. Una volta cotte scolatele e lasciatele raffreddare.
Dividete in porzioni utili per il vostro fabbisogno sistemandole in buste e congelatele.
Questo tipo di verdure, a differenza di altre, si conserva benissimo in freezer: non si perde nulla in gusto e consistenza.
Un piatto di orecchiette con le cime di rapa in giugno o luglio, vi ricorderà l’orto d’inverno.
… visto il successo della scorsa settimana, abbiamo mandato anche stavolta le rapestre.
Dopo averle lessate, condite la pasta facendola risaltare insieme ad aglio olio e peperoncino dolce.
Trucchetto: dopo aver scottato l’aglio in olio extravergine, togliete dal fuoco, lasciate raffreddare un minuto aggiungete un pò d’acqua ed il peperoncino in polvere. Rimettete sul fuoco e lasciate scaldare per un paio di minuti.
Versate poi il tutto nella pentola in cui farete saltare pasta e rapestre..
24/01/2008 @ 10:56
Grazie per i preziosi consigli, che saranno apprezzati da molti, non solo da me.
Senti, forse mi puoi aiutare ancora: mi si sono gonfiati i bicipiti, mi è spuntata una pipa in bocca, sul braccio è comparso il tatuaggio di un’ancora e mi è venuta voglia di comprare una barca. Inoltre vorrei cambiare il nome della mia cagnolina in Olivia. Sto forse mangiando troppi spinaci?
Un abbraccio a voi tutti.
Marco Caminada
25/01/2008 @ 00:33
…azz!
Ma di stì tempi forse è meglio così…da un momento all’altro potrebbe spuntare il Bruto di turno 😉
Un caro saluto!
25/01/2008 @ 00:35
Mia moglie asserisce che le verdure bollite per metterle in freezer perdono le proprietà.Mentre per la ricetta il peperoncino in polvere è cancerogeno. Esagera ?
Ciao e fammi sapere
Carlo
28/01/2008 @ 00:06
Tua moglie Carlo ha ragione, tutti i cibi dopo la cottura perdono qualcosa a prescindere dal congelamento o meno.
E’ quindi la bollitura che diluisce nell’acqua sostanze preziose a prescindere dal congelamento successivo.
Qui in famiglia troviamo che siano molto buone anche dopo il congelamento, verdure di cui si mangiano le foglie quindi bietole, spinaci ecc.
Per quanto riguarda invece il peperoncino, una volta intitolai un post “la frontiera del peperoncino” perchè da Pescara, Vasto in giù si usa il peperoncino mentre a nord di queste città si usa il pepe.
In Calabria penso che si raggiungano i massimi livelli di utilizzo del peperoncino in polvere.
.. se fosse cancerogeno questa frontiera si evidenzierebbe anche in statistiche “di patologia tumorale”.
Concluderei Carlo che tua moglie esagera un pochino 😉
28/01/2008 @ 19:01
Carissimi, non sono un medico ma alcune informazioni intuitive le posso condividere con Voi tutti. A riguardo del peperoncino in polvere cancerogeno ci potrebbe essere un briciolo di verità in misura in cui la tostatura viene praticata in modo errato ed esagerato. Mi spiego meglio: per ridurre il peperoncino in polvere è necessario tostare lo stesso con l’ausilio di alte temperature; ora se la tostatura va oltre certi livelli si possono formare delle sostanze cancerogene! Un pò quello che accade nella carne alla brace dove il bruciacchiato esterno è, oramai acclarato a livello scientifico, fortemente cangerogeno. Per evitare questo inconveniente è sufficiente, così come si fa dalle nostre parti, fare essiccare il peperoncino all’aria (in estate- autunno) e poi renderlo croccante ponendo le trecce di peperone sopra i termosifoni. La fase successiva consiste nell’utilizzare un frullatore per polverizzare solo il peperoncino senza i semi che vengono preventivamente allontanati. Una volta la fase di tostatura veniva effettuata nel forno dove veniva cotto il pane. A fine cottura del pane si metteva il peperoncino, magari tagliato a fettine, nelle teglie (quelle usate per cuocere le pizze) e si infornava. La tostatura era assicurata senza incorrere nel rischio di bruciacchiare questo prezioso condimento/alimento. Quindi concludendo, oggi tutto può essere cancerogeno anche l’acqua minerale, è necessario affidarsi nelle mani di chi sa fare il proprio mestiere con competenza e serietà. Lunga vita a tutti ma soprattutto vissuta nella gioia – anche con l’ausilio di un buon piatto di cavatelli con le cime di rape e un pizzico di peperoncino senza dimenticare un ottimo olio extra vergine di oliva (magari DOP Molise)- Ciao a tutti
28/01/2008 @ 22:25
“Mia moglie asserisce che le verdure bollite per metterle in freezer perdono le proprietà.Mentre per la ricetta il peperoncino in polvere è cancerogeno. Esagera ?”
La maggioranza delle proprietà vengono già disperse con la cottura…
Il peperoncino, se peperoncino e basta, in polvere o intiero, non è cancerogeno…
per meglio chiarire…
Se mio nonno avedde una ruota nelle mani non sarebbe cmq una carriola!!!
Simpaticamente!!!
RoDante
29/01/2008 @ 08:37
In effetti Maurizio ha ragione ma in effetti ci dice che ha far male non è il peperoncino ma una cattiva pratica di essiccazione.
Dante poi dice una cosa importantissima: trovare il peroncino in polvere puro è difficilissimo ed in effetti, lì non si hanno garanzie su cosa sia e da dove venga quella polverina rossa….
La miglior cosa a questo punto sarebbe quella di essiccare d’estate sul proprio balcone i peperoni “corno di capra” tagliati a pezzettini o a striscioline.
Quando “suonano” (così diceva mia nonna per constatare l’esatto punto di essiccazione) si possono macinare in un trita caffè
Quanto all’olio DOP Molise, Maurizio, non mi stuzzicare… 😉
Grazie mille per i vostri contributi!
29/01/2008 @ 10:50
Sicuramente è vero che parecchie proprietà nutritive delle verdure (soprattutto quelle di foglia larga, tipo spinaci, coste, catalogna, ecc) vengono disperse già durante la cottura, e quindi prima del congelamento. Pertanto mi permetto disuggerire che, al di là della tipologia di conservazione e/o consumo immediato, per lessare quel tipo di verdure è meglio cuocerle al vapore, in modo che le stesse non abbiano un contatto diretto con l’acqua. La stessa acqua poi, che non contiene proprietà delle verdure ma rimane fortemente aromatizzata da esse, può essere riutilizzta per delicati brodi con cui cuocere zuppe e minestre. Luca
06/02/2008 @ 20:10
Da sempre surgelo, ma gli spinaci (non so se sbaglierò) per farli rimanere il più possibile saporiti, non li faccio mai bollire; li lavo, li passo in padella con un filo d’olio e poi li surgelo…mi trovo abbastanza bene con questo metodo, me l’ha suggerito la mia mamma spentolona…
Alice