Si riparte dagli orti della ragione.

Coltivare un orto come un ritorno al desiderio di appartenenza e connessione con la natura , come espressione di creatività e salute migliorata. Se fosse davvero così, terra come fattore produttivo di libertà, forse avremo un futuro roseo davanti a noi e forse potremmo chiamarli gli orti della ragione. Chissà.