Cose da pazzi…..
La nostra amica Beatrice, che ha inviato una bottiglia del nostro extravergine a Los Angeles al concorso "LA County Fair", oggi ci ha comunicato una notizia incredibbbile per il nostro olio (sempre lo stesso..) extravergine:
Francè hai vinto la medaglia d’oro nella categoria Italian Classic Blend
Chissà forse ci aiuterà a vendere qualche bottiglia in più negli USA ma i conti come sempre non mi tornano…
Ecco perchè:
- dicembre 2005, all’indomani della raccolta, il nostro Tratturello (sempre lo stesso…) viene escluso dal lotto dei migliori 12-13 oli molisani (dico dodici-tredici) dal concorso regionale La Goccia d’Oro e come tale viene definito "non all’altezza di rappresentare il Molise fuori dalla regione"
- marzo 2006, alle selezioni regionali per partecipare al concorso nazionale Ercole Olivario il nostro Tratturello (sempre lo stesso..) viene selezionato tra i migliori 6 della regione incredibilmente lasciando a casa oli piazzati tra i migliori alla Goccia d’oro, nonchè poi vincitori niente di meno che di importanti premi in Italia
- marzo 2006, al nostro olio viene assegnato dal qualificatissimo panel della rivista tedesca Der Feinschemecher, l’ottimo punteggio di 7,5. La rivista da qualche anno organizza benissimo un concorso internazionale di extravergini a Monaco di Baviera
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maggio 2006, il nostro Tratturello, ribattezzato dagli americani Il Tratturiello ( ma comunque sempre lo stesso di sempre…) vince nientepopodimenochè la gold medal a Los Angeles. Un concorso a quanto pare dove i premiati sono forse più dei non premiati ma quando vado a leggere le Silver Medal e le Bronze Medal … mi stropiccio gli occhi.
Le logiche deduzioni le lascio a voi.
29/05/2006 @ 21:44
Caro Francesco, complimenti vivissimi per il tratturello sempre lo stesso dici tu. Scusami ma le tue continue allusioni mi infastidiscono. Spero siano provocazioni per farmi scrivere sul Blog. Ti ricordo comunque e dico ai tuoi visitatori che tra i componenti del panel che ha scartato il tratturello c’era anche Pia che sa come abbiamo lavorato. Sa anche perfettamente che il panel cerca in tutti i modi di ostacolare eventuali “intrusioni”. Ti prego non ti ci mettere anche tu! Così facendo denigri il lavoro di persone serie ed oneste.
29/05/2006 @ 23:04
Perbacco Maurizio, lungi da me denigrare il lavoro del Panel di Larino anche perchè denigrerei anche il lavoro di Pia che, come ben sai, è ipercritica (e c’azzecca quasi sempre) soprattutto con il suo olio…. e menomale aggiungo.
Infatti e correggimi se sbaglio, dalle schede di valutazione fatte sul “suo” olio ha dato sempre punteggi sotto la media del panel.
Se si percepiva questo dal post allora mi spiego meglio.
Le allusioni a cui intendo riferirmi sono relative al fatto che la credibilità oggettiva dei concorsi lascia il tempo che trova e ne è la riprova quello che è accaduto al Tratturello 2006.
Dico di più, ci sono oli che sono risultati tra i vincitori all’Ercole Olivario che a Los Angeles sono dietro al Tratturello che invece all’Ercole non ha vinto.
Il riferimento alla goccia d’oro resta soprattutto una allusione al personaggio che affermò pubblicamente (e sai perchè) che il nostro olio come tutti gli altri oli esclusi dal lotto dei migliori “non poteva rappresentare il Molise al di fuori dei confini regionali perchè di scarso valore”
I motivi alla base di queste diversità di vedute delle varie giurie sono a mio avviso riconducibili a due motivi:
1 – l’impossibilità di rendere oggettivo ed omogeneo nel tempo e nello spazio un giudizio organolettico espresso su un olio d’oliva (NON DIFETTATO) da una persona: non esistono in questo momento a mio avviso metodi che garantiscono che uno stesso olio possa ricevere identico punteggio organolettico a Larino piuttosto che a Bari o New York.
2 – i controlli sui campioni partecipanti ai concorsi è talmente irrisorio e ridicolo (ricordi il lotto minimo di 8 quintali della goccia d’oro, chi ha controllato se ogni produttore li avesse realmente? Oppure i 20 quintali dell’Ercole Olivario?) che le aziende costruiscono mini-minilotti soltanto per partecipare ai concorsi. E’ questo il motivo per cui mi soffermo in modo forse noioso a sottolineare che ai concorsi cui nostro malgrado partecipiamo mandiamo IL NOSTRO OLIO, sempre quello. Non ne abbiamo altri o damigianine riservate. Ecco come e perchè si crea terreno fertile per chi bara facendosi “costruire” 100 litri di olio da concorso e poi mettendo in bottiglia tutta la produzione spacciandola per l’olio plurivincitore del caso (e sai bene a chi mi riferisco)
Maurizio, ti ringrazio per aver contribuito alla discussione, spero continui ad essere costruttiva.
Parco dei Buoi
16/06/2006 @ 16:01
Il caso di cui parlo è la storia (curiosa) dei nostri piazzamenti ai vari concorsi per oli extravergini a cui abbiamo partecipato quest’anno. Costituiva per me un caso in quanto c’è stato un inspiegabile crescendo nei piazzamen…