Il Leone di Carpineto ed il suo olio
C’è una contrada a Larino chiamata Carpineto.
E’ un posto che io considero molto suggestivo ed affascinante.
C’è un vallone che l’attraversa con un rivolo d’acqua sul fondo che con i temporali invernali continua ad allagare i piccoli quadrati di terra vicini.
Quadrati di terra fertilissimi, una volta rigogliosi orti.
Il Leone di Carpineto vive da parecchi secoli ai bordi di questo vallone, a poca distanza dai canneti rigogliosi delle parti più umide ed incolte.
E’ un albero della cultivar Saligna di Larino.
Il terreno è limoso, argilloso che testimonia l’antica presenza del mare a Carpineto.
E lo testimoniano i numerosi frammenti di conchiglie fossili.
Poi se si ha un colpo di fortuna come è successo a me qualche anno fa, si può trovare anche un fossile di queste dimensioni.
In verità non è un fossile ma il suo negativo: l’enorme mollusco ha lasciato le impronte nella sabbia che lo avvolgeva.
Il Leone di Carpineto vive placido qui da sempre e da sempre ha prodotto le sue olive.
Quest’anno ne abbiamo raccolte ben 240 kg e prodotto circa 40 litri di olio extravergine.
Un extravergine speciale da un ulivo speciale.
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