E questo post dove lo metto?
Ricordate la famigerata "lingua blu" degli ovini?
25 novembre 2002, mai giorno fu così funesto per il nostro allevamento, i veterinari dell’Asl vennero a vaccinare le nostre pecore per evitare il contagio da blue tongue come disposto da un decreto ministeriale dell’allora ministro della sanità Sirchia.
Il seguito credo lo sappiate. Un vero disastro.
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La nostra fu l’unica azienda ad aver intuito subito la gravità dei danni del vaccino tanto che annotammo tutto, facemmo fotografie e filmati e portammo ogni carcassa (alla fine furono 80) all’asl che a sua volta la spediva all’Istituto zooprofilattico di Teramo per accertare le cause del decesso.
Oggi a distanza di 3 anni, quegli appunti presi con rabbia in quei giorni tremendi, sono tornati utili per la conta dei danni. Si, ci saranno riconosciuti i danni vaccinali diretti (le 80 pecore morte) ed indiretti cioè i cali nelle produzioni di latte e carne.
Quello che sconvolge è che si continua a fare il vaccino, a dosi ridotte del 90%, ma si continuano a contare danni negli allevamenti.
Quel che sorprende è osservare il disappunto e lo stupore dei veterinari per questa inutile e costosa testardaggine.
Inutile per molti …ma non per tutti.
Costosa per gli italiani che non solo devono sopportare il costo di un vaccino inutile ma devono anche pagare i danni che produce (in Molise i soli danni sono stati pari a 2 milioni di euro)
…. non è giusto! Si, è’ questa la destinazione di questo post.